Boccadasse il borgo nel centro di Genova

Boccadasse, o “Bocadâze” in genovese, è un fazzoletto di terra composto da spiaggia e roccia, racchiuso in uno spazio relativamente piccolo e al quanto caratteristico, fatto di casette colorate e “crosette” di pietra.

Qualsiasi genovese almeno una volta nella vita avrà detto; «andiamo a prendere un gelato a Boccadasse».

Il borgo marinaro secondo la storia più accreditata, anche se molti dicono sia solo una leggenda, narra che intorno all’anno 1000, un gruppo di spagnoli, per alcuni identificati in pescatori, per altri semplicemente avventurieri, naufragò durante una tempesta, trovando la salvezza in questa piccola baia tra le rocce. Il loro capo un certo “Capitan Donderos”, decise di stabilirsi in pianta stabile in questa ansa sicura dando vita al borgo.

Ad avvalorare la leggenda, il fatto che gli ultimi nativi del borgo portino il cognome Dodero, trasformazione di Donderos, un cognome per altro molto diffuso a Genova.

Anche sull’origine del nome del borgo marinaro vi sono teorie diverse, una sarebbe semplicemente la traduzione dal genovese “Boca d’âze” bocca d’asino, la forma che avrebbe la piccola baia davanti alla spiaggia.


Legata a questo splendido borgo c’è anche l’origine di uno dei più caratteristici quartieri di Buenos Aires “la Boca”, dove un tempo si parlava genovese visto che i suoi abitanti provenivano tutti dal capoluogo ligure, anche in questo caso si dice che parecchi di loro fossero originari del borgo genovese.

Verità o leggenda, di certo i genovesi si saranno ispirati a Boccadasse quando ripopolato il quartiere della capitale argentina, lo caratterizzarono con tutta una schiera di casette colorate divenute una delle attrazioni turistiche più fotografate a Buenos Aires.


Ancora oggi la squadra della Boca, il “Boca Juniors” (fondata da un gruppo di giovani migranti genovesi), nel fondo del retro della maglia porta la definizione originaria “Xeneizes”.


Non tutti però, conoscono un aneddoto su come in verità entrambe le squadre di Buenos Aires, il Boca Junior e River Plate, siano state il frutto di una lite tra genovesi che la leggenda vuole originari di Boccadasse.

La lite tra i fondatori del vecchio Boca, nacque per divergenze di gestione della squadra arrivando così alla scissione.

Si narra che i soci fondatori 6 per l'esattezza, raggiuto un accordo per la divisione che avrebbe creato 2 squadre litigarono anche su chi doveva tenere il nome Boca Junior e il colore della maglietta che in quel periodo era bianca con una croce rossa davanti, come la Bandiera di Genova.


Tirarono una monetina stabilendo che, il vincitore si sarebbe tenuto il nome e avrebbe scelto però i colori della maglia a seconda della bandiera della prima nave che sarebbe spuntata davanti al Rio della Plata in arrivo al vecchio porto.

Così i tre vincitori decisi dalla sorte, insieme agli sconfitti, guardarono l'orizzonte vedendo arrivare una nave battente bandiera svedese, con i classici colori giallo blu.



Dopo qualche giorno fu cucita la prima maglietta del Boca Junior come la vediamo oggi.

Gli sconfitti fondarono il River Plate, prendendo spunto dal nome del grande fiume mantenendo la maglietta bianca con la striscia laterale rossa come la vediamo oggi, modificandola leggermente, ma sempre rappresentante dei colori di Genova.

Infine su entrambe le magliette fu scritto Quilmes, il dipartimento dove nasceva il vecchio quartiere della Boca, mentre ai vincitori premiati dalla monetina fu concesso di scrivere sulla maglia la famosa scritta XENEIZES (genovesi.)

Inutile dire che i contendenti continuarono a litigare fino ad arrivare ai giorni nostri, dove gli appassionati di calcio sanno bene quale rivalità accesa vi sia tra le 2 squadre della capitale.

Realtà o leggenda una cosa è certa, il calcio in Argentina lo hanno portato i genovesi, e ogni volta che l'Albiceleste vince un Mondiale di calcio è anche merito "nostro"...


Per concludere su Boccadasse, troverete gallerie d’arte, gelaterie, ristoranti e colori pastello in una cornice unica, questo è Boccadasse, uno dei tanti gioielli della nostra Genova da scoprire.


Marco Goloso

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