Castello D'Albertis storia e curiosità

Castello D’Albertis, un museo panoramico che domina la città di Genova affacciandosi sul porto dalla collina di Montegalletto.

Siamo nella zona di Castelletto, sulle alture panoramiche della vecchia Superba, dove un tempo sorgeva una cinta a protezione della città.

Un parco spettacolare esterno, tra passaggi segreti, piante esotiche e verde in abbondanza, caratterizzano una costruzione straordinaria, oggi divenuta museo.


Vi sono esposizioni permanenti ed eventi particolari che caratterizzano il museo, che possiamo definire una dimora unica nel suo genere.

Il Castello D’Albertis pensato e voluto dal Capitano Enrico Alberto D’Albertis, è stato edificato su resti di fortificazioni cinquecentesche e tardomedievali tra il 1886 e il 1892 con la supervisione di Alfredo D’Andrade. 


Alla sua morte, avvenuta nel 1932, il Capitano dona il Castello D’Albertis e le sue collezioni alla città di Genova, restituendo in pratica, non solo la dimora da lui arricchita di vari stili che vanno dall’esotico al moresco, ma anche un pezzo della storia di Genova.

Il Castello D’Albertis infatti è costruito sui resti di un bastione della cinta muraria cinquecentesca contenente i resti basamentali di una torre della precedente cinta medievale, su cui poggia la costruzione del castello stesso.


Il museo è uno spettacolo, dal castello neogotico passiamo al bastione cinquecentesco, un tempo abitato dalla servitù del Capitano. In questo punto e nel piano nuovo, ricavato durante il restauro del 1991 dallo svuotamento del terrapieno, vengono proposte nuove chiavi di lettura sui materiali d' Africa, Americhe e Oceania.

Una sorta di giro del mondo degno di un Capitano come D’Albertis.


Al secondo piano si trovano i pezzi più antichi del museo: le terracotte del Perù precolombiano, corredo funerario di sepolture dal 100 d.C. alla conquista degli Incas.

Poi tra i vari pani una sorta di giro del mondo tra antiche civiltà, indiani d’America, fino ad arrivare in Australia.

Percorsi di un navigatore che attraversa la storia, percorsi che faranno viaggiare anche i visitatori sulle tracce del Capitano.



Ma chi era il Capitano D'Albertis?


Il Capitano D’Albertis, nato a Voltri nel 1846 e morto a Genova 1932, era un viaggiatore, uno scrittore, uno spirito libero, uomo avventuroso e curioso che ha attraversato la storia di mezzo secolo della città in cui era nato, legando la propria vita al mare e ai viaggi, inserendosi tra i cittadini più importanti della Genova di fine ’800.


Dalla Marina Militare passa alla Marina Mercantile per dedicarsi a tempo pieno alla navigazione da diporto e fonda il primo Yacht Club Italiano (1879).


A bordo del “Violante” e del “Corsaro”, i suoi due cutter, viaggia solcando dapprima il Mediterraneo e l’Atlantico, per seguire la rotta di Colombo fino a San Salvador.


Frequentando il Marchese Giacomo Doria, fondatore del Museo di Storia Naturale cittadino, cerca di rendersi utile alla ricerca e durante i suoi viaggi esegue analisi dei mari, dei pesci e delle piante in cui si imbatte.


Compie tre giri del mondo e il periplo dell’Africa, utilizzando i più svariati mezzi di trasporto, dalla nave al cavallo, dal treno al cammello, dalle barche a vela agli idrovolanti.
Costruisce oltre 100 orologi solari in tutto il mondo (di cui 10 al castello), scatta migliaia di foto, raccoglie armi, cannoni e alabarde.



Sicuramente un genovese da ricordare, anche se spesso dimenticato dalle cronache moderne.



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