La zona del Carmine a Genova
Un viaggio nel tempo

Se state cercando un angolo di Genova dove la storia medievale pulsa ancora tra vicoli e salite, il Carmine è la vostra destinazione.
Questo antico borgo collinare, compreso nel Municipio I Centro Est, rappresenta una delle gemme più autentiche del centro storico di Genova, sviluppandosi sulle prime pendici della collina di Castelletto.
Le Origini di un Borgo Antico
Le radici del Carmine affondano all'inizio dell'anno Mille, quando la zona era conosciuta come terreno agricolo della chiesa di San Siro, con appezzamenti denominati Pastorecia e Terricio, dedicati alla viticoltura.
La crescita del borgo è legata all'espansione della cinta muraria di Genova, avvenuta tra il 1155 e il 1159, voluta da Federico Barbarossa.
Il nome che conosciamo oggi, Carmine, deriva dalla fondazione, avvenuta nel 1262, del monastero di Santa Maria del Monte Carmelo.
Nel Trecento, l'area si espanse ulteriormente, venendo chiamata Borgo di San Giorgio, un quartiere noto per ospitare i primi edifici genovesi con più alloggi. Nei secoli, questa zona ha prosperato grazie alle attività artigianali, in particolare la lavorazione del cuoio da parte di artigiani noti come confectores e unctores.
L'Anima della Piazza e i Vicoli Segreti
Ancora oggi, passeggiando per il Carmine, si respira l'atmosfera di un angolo magico del capoluogo ligure.
Il tessuto urbanistico è rimasto in gran parte intatto fino all'Ottocento.
Dalla Piazza del Carmine, vero e proprio luogo di aggregazione per l'intera città, si diramano salite che rivelano abitazioni medievali addossate le une alle altre e minuscole piazzette, incorniciate da muri alti e strette creûze fatte di pietra e mattoni.
La toponomastica stessa racconta la storia commerciale del borgo: vie come vico del Cioccolatte e vico dello Zucchero testimoniano il passato delle antiche botteghe dove i droghieri vendevano spezie e cacao.
La piazza è anche il fulcro del Mercato Rionale.
Sebbene in origine il mercato si svolgesse in Piazza Bandiera, fu trasferito nella sua posizione attuale solo nel 1921 con la costruzione dell'attuale struttura in stile Liberty, recentemente riqualificata per tornare al suo antico splendore.
Tesori Architettonici: le Chiese del Carmine
Il borgo vanta un patrimonio monumentale di grande rilevanza, con chiese antichissime che segnano la sua storia religiosa e artistica.
1. Chiesa di Nostra Signora del Carmine. Fu eretta a partire dal 1262 da frati carmelitani francesi che si rifugiarono a Genova dopo la sconfitta subita contro i tatari in Terra Santa.
All'interno della chiesa, che assunse la sua attuale forma a tre navate nel Trecento, è possibile ammirare nove medaglioni raffiguranti santi carmelitani, dipinti verso la fine del 1200 da Manfredino da Pistoia, allievo del celebre Cimabue.
2. Chiesa di San Bartolomeo dell'Olivella. Nota anche come "Chiesa di San Bartolomeo del Carmine", fu fondata nel 1305 per volere del banchiere genovese Bonagiunta Valente. Successivamente passò sotto la regola agostiniana, aumentando il suo prestigio e subendo importanti ampliamenti nel Seicento.
Le sue volte e pareti furono decorate da un pregevole ciclo di affreschi commissionato a Giovanni Battista Carlone nel 1670.
3. Chiesa di San Nicolosio. Fondata anch'essa nel 1305, fu gestita prima dalle monache agostiniane e poi dalle Clarisse per 250 anni.
La chiesa, solennemente consacrata nelle forme attuali nel 1603, ospita al suo interno opere di artisti come Giacomo Boni e i Carlone.
L'altar maggiore in marmi policromi fu realizzato a spese della nobile famiglia De Franchi; sotto di esso riposa Pietro De Franchi, Doge di Genova nel 1603.
4. Abbazia di San Bernardino. Sebbene pesantemente danneggiata da un bombardamento aereo nel 1942, quest'abbazia del XV secolo, originariamente delle Clarisse, fu ceduta alla fine del Cinquecento a Bartolomeo Lomellini, che ottenne il Giuspatronato da Papa Gregorio XIII.
Piazza Bandiera e il Barchile
A pochi passi, sopra piazza della Nunziata, si trova Piazza Bandiera, intitolata ai fratelli Bandiera nel 1869 in seguito allo spianamento dell'area.
Al centro di questa piazza spicca il barchile, una fontana marmorea che raffigura Enea in fuga da Troia, portando sulle spalle il vecchio padre Anchise e tenendo per mano il figlio Ascanio.
Questa fontana ha una storia itinerante, avendo subito diversi trasferimenti prima di trovare la sua sede definitiva nel 1873.
Esplorare il Carmine Genova significa immergersi in una dimensione dove i dettagli medievali e l'arte barocca si fondono, offrendo ai visitatori un'esperienza indimenticabile nel cuore pulsante e storico della città.










