Piazza delle Erbe Caruggi e Locali

Piazza delle Erbe, uno dei crocevia della Genova turistica, ma non solo.

Si trova nel cuore del centro storico, è così chiamata perché un tempo quando Genova era ancora Superba, i besagnini, ovvero coloro che coltivavano la frutta e la verdura sulle sponde del fiume Bisagno, arrivavano con i carretti per vendere le loro merci.


Breve storia di Piazza delle Erbe

Un tempo questa piazza si animava oltremodo, visto che l’assegnazione del posto per il banco di ogni besagnino avveniva a estrazione. Per cui, tra urla e nomi estratti da una ruota, il miglior posto veniva assegnato al più fortunato, poi c’era un tizio, regolarmente accreditato, che riscuoteva l’occupazione di suolo pubblico. Insomma, certe abitudini arrivano da lontano.

Ci sembra ancora di sentirle le urla del mercato ambulante di questa piazza che si chiamava secondo i libri di storia piazza Nuova, poi ribattezzata dai genovesi con l’appellativo di piazza delle Erbe grazie all’arrivo dei besagnini.

Pare che dopo i besagni, arrivarono sia i venditori di carni, che i venditori di generi alimentari fritti, dalla Panissa ai Frisceu, un vero mercato con aromi, profumi e odori di fritto misto. Oggi i negozi di ortofrutta a Genova sono ancora chiamati, da chi conosce il dialetto, “besagnini”, tradizione che si è tramandata nel tempo.


Qualche curiosità.

In piazza delle Erbe poi, le curiosità non sono finite.

Più o meno al centro della piazza c’è un curioso “Putto” scolpito, una statua facente parte di una struttura chiamata anche Barchile, o trogolo, in pratica una fontana o più fontanelle che facevano sgorgare acqua nella vecchia Superba, erano quasi ovunque in città, soprattutto nel centro storico.

Oggi se ne trovano parecchi gironzolando di trogoli o truoguoli, i più famosi sono quelli di Santa Brigida

Ma torniamo a piazza delle Erbe, la fontana fu richiesta a gran voce da coloro che anticamente come dicevamo, occupavano la piazza con il vivace mercato.

Pare che la struttura risalga al 1697 e la statua, in marmo di Carrara, risalga al 1699. 


Oggi tutta la zona è ricca di locali che caratterizzano la movida genovese dei caruggi.

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