Breve storia delle

Frecce Tricolori

Il ritorno a Genova delle Frecce Tricolori offre l'occasione di scoprire storia e curiosità sulla pattuglia acrobatica più famosa al mondo.


Le Frecce Tricolori, nome con cui è popolarmente conosciuta la Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN), rappresentano l'eccellenza e la passione dell'Aeronautica Militare Italiana.

Ma qual è la storia dietro queste spettacolari esibizioni nei cieli di tutto il mondo?

Scopriamo insieme le origini, l'evoluzione e le curiosità che rendono unica la PAN.


Le Origini dell'Acrobazia Collettiva in Italia

L'acrobazia aerea collettiva ha radici profonde in Italia, risalenti addirittura al lontano 1929. Prima della costituzione di un gruppo permanente, per circa un decennio, l'Aeronautica Militare affidava a rotazione a diversi reparti da caccia il compito di formare una pattuglia acrobatica.

Tra il 1952 e il 1957, diverse pattuglie temporanee si susseguirono, utilizzando i primi velivoli a getto in servizio con l'Aeronautica Militare.

Ricordiamo nomi come, "Cavallino Rampante" del 4° Stormo (1952-1953) con quattro DH.100 Vampire.

"Guizzo", poi ribattezzata "Getti Tonanti", della 5ª Aerobrigata (dal 1953) su F-84G Thunderjet.

"Tigri Bianche" della 51ª Aerobrigata (1955-1956) sempre su F-84G Thunderjet.


Il ritorno del "Cavallino Rampante" della 4ª Aerobrigata (1957) con quattro F-86E Sabre MK4, i primi aerei dotati di impianto fumogeno regolabile.

La stagione 1958 vide i "Diavoli Rossi" della 6ª Aerobrigata diventare la pattuglia "titolare", volando con il possente cacciabombardiere F-84F Thunderstreak.

Inizialmente una formazione di quattro aerei, presto diventarono sei, con un "solista" o "fanalino" che attirava l'attenzione del pubblico.


Con i "Diavoli Rossi", la figura della "bomba" fu eseguita per la prima volta verso il basso. Questo team si classificò primo in una competizione NATO in Olanda, superando squadre di diversi Paesi europei e degli Stati Uniti.


Nel 1959, l'Aeronautica Militare schierò ben tre pattuglie: i "Lanceri Neri" (riserva nel 1958) della 2ª Aerobrigata come "titolari", inizialmente su quattro e poi sei F-86E.

I "Getti Tonanti" della 5ª Aerobrigata, ora su F-84F, erano la "riserva", e i "Diavoli Rossi" erano anch'essi a disposizione.

I "Lanceri Neri" furono la prima formazione acrobatica italiana ad esibirsi nel Regno Unito ed effettuarono una missione storica in Iran su invito dello Scià di Persia.

Nello stesso anno, i piloti dei "Diavoli Rossi" fecero un memorabile tour negli Stati Uniti.


Il 1960 vide il ritorno dei "Getti Tonanti" su F-84F, in un anno speciale per l'Italia grazie alle Olimpiadi di Roma. I loro aerei sfoggiavano una livrea olimpica con colori sgargianti e i cinque anelli sulla deriva.

La formazione era composta da sei aerei con il fanalino solista.

Tra le loro figure di rilievo c'erano il doppio tonneau e la "bomba" eseguita verso l'alto con incrocio a bassissima quota.

Anche il "Cavallino Rampante" tornò in questo anno come riserva, utilizzando gli F-86E.

Nel frattempo, però, l'Aeronautica Militare decise di interrompere la pratica della rotazione tra le Aerobrigate per costituire le pattuglie.


La Nascita della Pattuglia Acrobatica Nazionale


Sulla scorta delle esperienze maturate e con l'obiettivo di razionalizzare l'impiego di risorse umane e velivoli, l'Aeronautica Militare decise di porre fine alla rotazione delle pattuglie tra le Aerobrigate.

Le premesse per la creazione della Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) furono poste il 1° marzo 1961 sulla base aerea di Rivolto.

Qui fu costituito il Nucleo Speciale Acrobatico, che dal 1° luglio divenne ufficialmente il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico.

Il nucleo originario del nuovo reparto, denominato Unità Speciale, era la pattuglia del 4ª Aerobrigata, già designata "titolare" per il 1961.

I primi sei piloti arrivarono a Rivolto il 1° marzo con aerei che mostravano ancora l'emblema del "Cavallino Rampante" sulla coda.

Gli aerei utilizzati inizialmente erano i CL.13 Sabre Mk.4, versione prodotta su licenza in Canada dell'F-86E americano, già impiegato dalle precedenti pattuglie.

Arrivarono altri piloti e aerei, e il 1° maggio, quella che già si chiamava Pattuglia Acrobatica Nazionale era pronta per la sua prima uscita ufficiale sull'aeroporto di Trento.

 Il 1° luglio il reparto divenne ufficialmente 313° Gruppo Addestramento Acrobatico.


Nella stagione 1961, gli F-86E volavano in formazioni di sei aerei, dotati di impianto fumogeno. La loro livrea blu scuro presentava un grande rombo azzurro con una freccia nera sulla fusoliera.

Tuttavia, già nella stagione 1962, questa livrea fu sostituita dallo schema di colorazione che sarebbe diventato inconfondibile: le tre frecce verde, bianco e rosso sulla carlinga e il numero progressivo in giallo sulla coda.

Fu in quel momento che il team acquisì la sua identità più celebre: erano nate le "Frecce Tricolori"!


Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, con sede a Rivolto, è l'erede di questa lunga tradizione acrobatica italiana.

L'aeroporto militare di Rivolto, che risale agli albori dell'acrobazia aerea e ha accolto i primi piloti nel marzo 1961, è ormai indissolubilmente legato al nome della PAN.


Oggi è anche la sede del 2º Stormo ed è un luogo molto conosciuto in Friuli Venezia Giulia.


L'evoluzione degli Aerei e delle Formazioni


Negli anni successivi alla sua nascita, la formazione delle Frecce Tricolori si ingrandì, arrivando ad esibirsi con 9 aeroplani.

Il 28 dicembre 1963 segnò un momento importante: per la prima volta dal dopoguerra, la pattuglia fu equipaggiata con un aereo da combattimento di concezione e produzione nazionale: il G.91PAN.

Questa versione era opportunamente modificata per l'addestramento acrobatico, derivando dal caccia tattico leggero Fiat G.91. Con il G.91PAN, le Frecce Tricolori misero a punto due programmi di volo (alto e basso per condizioni meteo avverse) che includevano figure celebri come il cardioide, il doppio tonneau, l'Arizona, la bomba e l'Apollo 313.

Sebbene non molto dissimile dal Sabre nella configurazione aerodinamica, il programma di esibizione con il G.91PAN risultò più aggressivo e si sviluppava in spazi più ridotti, a beneficio del pubblico.

Questo aereo, maneggevole e veloce, contribuì a rendere le esibizioni straordinarie e motivo di orgoglio per l'industria aeronautica nazionale.

In 18 anni di attività con il 313°, centinaia di migliaia di persone hanno ammirato i G.91 delle Frecce Tricolori nella loro ormai consueta formazione di 9+1, con il decimo velivolo con la funzione di solista, figura introdotta a partire dalla stagione 1966.


Il 1981 fu l'ultima stagione con il G.91. L'Aeronautica Militare aveva individuato il sostituto, ancora una volta un aereo di costruzione italiana: l'Aermacchi MB.339.

La configurazione PAN dell'MB.339A è la versione da addestramento equipaggiata con un impianto fumogeno.

Il primo MB.339 PAN fu consegnato il 6 gennaio 1982.

Il cambio effettivo avvenne il 27 aprile 1982, con un sorvolo di Rivolto che vide una formazione mista di quattro G.91 e cinque MB.339.

 Già nel corso della stagione 1982, le Frecce Tricolori tornarono ad esibirsi in formazione completa 9+1.

Rispetto al G.91, l'MB.339 PAN si rivelò una macchina più facile e agile, permettendo alla formazione di volare più vicino al pubblico e rendendo meglio apprezzabili le manovre "ritagliate" sulle sue prestazioni. L'MB.339A si è dimostrato molto valido per l'attività dimostrativa.


Le Frecce Tricolori nel Mondo e le curiosità


Le Frecce Tricolori hanno portato il tricolore italiano nei cieli di tutto il mondo, diventando un vero e proprio simbolo nazionale.


Nel 1992, il Gruppo si rischierò negli Stati Uniti per un lungo tour, sorvolando anche le cascate del Niagara, in occasione dei cinquecento anni della scoperta dell'America.


La prima apparizione nell'Europa dell'Est risale al 1995.


Nel 2003, la Pattuglia apparve per la prima volta in Russia.


Nel 2004, furono il primo team acrobatico ad esibirsi a Beirut dopo la guerra.


Nel 2005, vinsero il trofeo "King Hussein Memorial Sword" come miglior display all'Air Tattoo di Fainford, in Gran Bretagna.


Sono state invitate in diversi Paesi Arabi in diverse occasioni tra il 1995, il 2001 e il 2002.


Il 1° settembre 2009, si esibirono per la prima volta in Libia, a Tripoli.


Nel 2024, dopo oltre 30 anni, le Frecce Tricolori sono tornate in Canada e Stati Uniti per il North America Tour 2024.

Oltre alle esibizioni internazionali, le Frecce Tricolori hanno legato il loro nome anche a eventi sportivi e record:


In occasione delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, la PAN realizzò, sul cielo di Rivolto, i 5 cerchi olimpici sottolineati dai fumi tricolori.

Questa figura richiese un particolare addestramento per essere eseguita a circa 1.800 metri di quota e 150 nodi con i flap estesi.

Il video fu usato dalla RAI come spot di presentazione dell'evento.


Il 10 luglio 2006, salutarono la Nazionale di calcio vittoriosa ai Mondiali in Germania, a Pratica di Mare.


Nel 2008 sono state insignite del "Premio Leonardo" alla carriera per l'attività di promozione dell'immagine nazionale.


Il 18 giugno 2022 la PAN è entrata nel libro dei primati "GUINNESS WORLD RECORDS" come pattuglia acrobatica militare che effettua il display in volo con più velivoli al mondo.


Il futuro e gli eventi


Il programma attività delle Frecce Tricolori include esibizioni e sorvoli (indicati con la dicitura PAN).

Oltre a questi, il calendario può prevedere anche dimostrazioni Search and Rescue del 15° Stormo e presentazioni in volo/mostre statiche di aeromobili del Reparto Sperimentale di Volo.

Il sito dell'Aeronautica Militare fornisce dettagli sugli eventi e informazioni sulla formazione dell'anno corrente e per il 2025.

Il 18 e 19 settembre 2021, si è tenuta una grande manifestazione per il 60° anniversario della Pattuglia Acrobatica Nazionale sulla base aerea di Rivolto.

Nonostante le restrizioni dovute all'emergenza Covid, l'evento ha visto esibizioni, la partecipazione di pattuglie acrobatiche straniere e velivoli storici, sebbene con un pubblico limitato rispetto alle previsioni iniziali.


Le Frecce Tricolori continuano a rappresentare un'eccellenza italiana, unendo storia, tecnica, passione e disciplina, portando l'orgoglio nazionale nei cieli di tutto il mondo.


Per tutte le informazioni vi consigliamo di andare qui a dare una sbirciata.

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