Truogoli di Santa Brigida, nel cuore di Genova

Caruggi, i Truogoli di Santa Brigida, ancora un pezzo di Genova da scoprire.

Girare per Genova lo sapete, è una delle nostre passioni, suggerire angoli della città noti e meno noti, ai turisti certo, ma anche ai genovesi che spesso si dimenticano di quanto sia bella Genova.



Girando per Caruggi

Se volete capire il centro storico di Genova, provare solo ad immaginare la vita di un passato non molto lontano, ed apprezzare la bellezza di un luogo senza tempo, i Truogoli di Santa Brigida sono il posto ideale per immedesimarsi in quella vita che ancora oggi, capitando per caso in zona, qualcuno potrebbe casualmente rivivere.

Cestini calati dalla finestra con dentro i soldi per fare la spesa, o qualcuno che sempre tramite quel cesto la spesa la riceve; gesti di vita quotidiana che oggi non si vedono praticamente più, ma che un tempo erano all’ordine del giorno.

Niente ascensore e piani alti, allora il cesto calato faceva risparmiare tempo e fatica. Poi panni stesi, profumo di biancheria e magari qualche pentola al fuoco, forse con in cottura dello stoccafisso o forse un sugo, il famoso “tuccu” di carne, con cui condire ravioli di verdura o semplicissime ma buonissime pastasciutte.


Come scoprire i Truogoli di Santa Brigida

Come arrivare in questo angolo colorato di Genova è facile; tra via Prè e via Balbi si apre una piazza ristrutturata negli anni ottanta dove al centro, si trovano i Truogoli di S. Brigida, lavatoi pubblici storici datati 1650 e tra i pochi rimasti in città, costruiti con il contributo di una delle famiglie genovesi più in vista, i Balbi.


Sarà un caso, ma l’accesso più spettacolare lo si può varcare proprio da via Balbi, grazie ad un arco da cui il visitatore intravede una spettacolare tettoia in ferro battuto al centro di una piazzetta colorata dalle tinte pastello, che può rendere l’idea di quanto sia bello il centro storico genovese quando viene riportato al vecchio splendore.

Vi consigliamo una visita ai Truogoli di Santa Brigida con un pezzo di focaccia avvolta in carta oleata, magari tiepida e raggiungibile facilmente con un morso.

Il profumo della focaccia, quello dei panni stesi, e se siete fortunati l’odore di qualche pentola sul fuoco, vi farà percepire al meglio l’atmosfera del centro storico di Genova, sfumature di una città storica, qualcosa di indimenticabile.

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