Amaro Camatti Story

Nelle nostre storie arriva l’Amaro Camatti, uno degli amari più famosi d’Italia che nasce nei primi anni ‘20 a Genova.

Dietro l’azienda marito e moglie, lui è un chimico toscano, Umberto Briganti, lei emiliana dinamica, si chiama Teresa Camatti, e come vuole la tradizione, dietro il nome di un grande Brand c’è sempre una donna.

Si trasferiscono dal loro laboratorio di Stradone S. Agostino situato nel cuore del centro storico genovese, a Recco, cittadina balneare a pochi chilometri dal capoluogo ligure, tra mare e collina, aprendo la prima distilleria.

La partenza, tra entusiasmo e voglia di emergere, infusi ed erbe aromatiche è subito esplosiva, grazie ad una ricetta segreta che piace al pubblico dell’epoca.

L’amaro genovese diventa famoso negli anni ‘30, lo si promuove per aiutare la digestione, come aperitivo e anche contro il mal di mare, in un periodo in cui Genova sembra tornata “Superba”, il liquore ottiene grandi spazi, superando i confini della Liguria arrivando in Piemonte e Toscana.


I tempi sono quelli del Porto di Genova ricco di navi in partenza per il Sud America e Camatti comincia a farsi conoscere anche in quell’ambiente.

Il dottor Briganti e la sua dolce metà cominciano a raccogliere i risultati della loro scommessa e nel 1935 l’azienda viene insignita del titolo di “Fornitore della Casa di Sua Altezza Reale Principe di Piemonte.

Poi arriva la guerra.


Recco durante la Seconda Guerra Mondiale viene pesantemente bombardata, la distilleria viene risparmiata da gravi danni e trasformata in caserma.

Sicuramente il periodo più difficile, lo zucchero scarseggia e di produrre liquore non se ne parla, ma i coniugi Briganti resistono e quando la guerra finisce, come tutti i loro concittadini, ripartono con nuovo entusiasmo facendo risorgere l’Amaro Camatti.


Tra il 1950 e il 1960 ritorna la moda dei Transatlantici riparto i viaggi di lusso e quelli migratori verso le Americhe, della famosa rotta Genova-New York, abbandonata per via del conflitto bellico.

Lussuosi ambienti e Bartender in cerca di fortuna, per l’Amaro Camatti arriva la consacrazione.

Cocktail, aperitivo, digestivo e persino adatto al mal di mare, Camatti parte per nuove rotte, Genova di nuovo “Superba” ha il suo Amaro.


Amaro Camatti e il 21° Secolo


Tutto va bene fino a quando nel 1964 Umberto Briganti muore e con lui un pezzo di storia del Camatti.

Gli anni trascorrono veloci tra l’eredità che passa dal figlio al nipote di Umberto, poi nel 1989 la svolta, Enzo Bergamino, noto imprenditore ligure di Lavagna, acquista l’azienda, trasferendo la produzione a San Salvatore di Cogorno, vicino alla Basilica dei Fieschi.

Sarà Enzo Bergamino a traghettare l’Amaro Camatti nel 21°secolo rispolverando la gloria del famoso liquore genovese.


Oggi la produzione è rimasta in Liguria, alle Cinque Terre presso la Distilleria San Gallo.


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