Ricchi e Poveri
Un gruppo genovese di fama mondiale

I Ricchi e Poveri sono un’icona della musica leggera italiana, un gruppo originario di Genova che ha saputo conquistare il mondo, lasciando un segno indelebile nel panorama del cosiddetto "Genova Sound".
La loro storia, iniziata nel 1967, è un susseguirsi di successi straordinari che li hanno resi uno dei gruppi italiani con il maggior numero di dischi venduti, superando i 22 milioni di copie e piazzandosi secondi in Italia solo dietro ai Pooh.
Le origini
Le radici del gruppo affondano nei primi anni Sessanta.
Due dei futuri componenti, Franco Gatti (il "baffo," voce basso) e Angelo Sotgiu (il "biondo," tenore), si incontrarono a Genova e fecero le loro prime esperienze discografiche tra il 1963 e il 1964 con un complesso chiamato I Jets, incidendo quattro 45 giri per l'etichetta ITV di Genova.
Quando il batterista dei Jets, Gianni Belleno, passò ai New Trolls, il complesso si sciolse.
Angelo e Franco decisero di formare un quartetto vocale, ispirato allo stile dei Mama’s & Papa’s, composto da due uomini e due donne.
Incontrarono Angela Brambati (la "brunetta," contralto), che all'epoca cantava in una balera con i Preistorici e fu soprannominata la "Rita Pavone genovese" per la sua voce potente. Angela presentò loro un'amica che cantava molto bene, Marina Occhiena (la "bionda," soprano).
Il quartetto era formato, e nel 1967 nacquero i "Fama Medium" (dalle iniziali dei loro nomi).
Nonostante le loro diverse esperienze lavorative precedenti (Franco era perito chimico, Angelo operaio all'Italsider, e Angela benzinaia), decisero di dedicarsi interamente alla musica.
La svolta con Franco Califano
Il primo a credere nel potenziale del quartetto fu Fabrizio De André, che organizzò per loro un provino a Milano.
Nonostante l'esito negativo, De André li incoraggiò a perseverare.
Il destino del gruppo cambiò grazie all'incontro con il cantautore romano Franco Califano.
Califano, dopo aver notato che i giovani non avevano molte risorse economiche, suggerì loro il nome che li avrebbe resi celebri: Ricchi e Poveri, poiché erano "ricchi di spirito e poveri di tasca".
Califano divenne il loro manager e produttore, curando il loro look e iscrivendoli al Cantagiro del 1968. Debuttarono con "L'ultimo amore," cover di "Everlasting love" dei Love Affair, vincendo la tappa di Perugia in una premiazione segnata da contestazioni.
Anni '70: Il consolidamento
Gli anni Settanta segnarono il vero inizio del successo.
Nel 1970 parteciparono per la prima volta al Festival di Sanremo con "La prima cosa bella" (un brano che era stato rifiutato da Gianni Morandi) e si classificarono secondi, ottenendo un enorme successo.
L’anno successivo, nel 1971, replicarono il secondo posto a Sanremo con "Che sarà," interpretata in coppia con José Feliciano, una canzone che divenne un classico e li fece conoscere in tutto il Sud America.
Il quartetto continuò a frequentare l'Ariston anche negli anni successivi con brani come "Un diadema di ciliegie" (1972) e "Dolce frutto" (1973).
Si cimentarono anche nel teatro e nella televisione.
Nel 1974 entrarono a far parte del progetto itinerante "Teatro Music Hall" organizzato da Pippo Baudo e recitarono nell'operetta televisiva "No no Nanette."
Collaborarono con figure di spicco come Walter Chiari nello spettacolo "Chiari di luna" e parteciparono allo show televisivo "Tante Scuse" con Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, cantando la sigla di chiusura "Non pensarci più."
Nel 1976 intrapresero una fortunata tournée teatrale con Walter Chiari, "Chi vuol essere lieto sia," che vinse il Biglietto d’Oro.
Nel 1978 rappresentarono l'Italia all'Eurovision Song Contest con "Questo amore."
Anni '80 la consacrazione
Gli anni ottanta furono la consacrazione nonostante l'abbandono del gruppo di Marina occhiena nel 1981, apparentemente per intraprendere una carriera solista, sebbene le fonti riportino anche voci di dissidi interni, in particolare con Angela, legati a una relazione avuta da Marina con il compagno della Brambati.
La vicenda fu caotica, con Marina che cercò legalmente di partecipare al Festival di Sanremo di quell'anno.
Nonostante la defezione, Angela, Angelo e Franco non si scoraggiarono.
Mantennero la loro compattezza e si presentarono a Sanremo come trio, lanciando quella che sarebbe diventata una delle loro hit più grandi in assoluto: "Sarà perché ti amo."
La canzone fu un successo stratosferico: rimase in vetta alle classifiche italiane per otto mesi e raggiunse la cima delle classifiche per mesi in Francia, Belgio, Austria, Germania e Spagna, consacrandosi come il singolo italiano più venduto del 1981 e dando il via a una "terrificante escalation di successi."
Pensate che i giovani d'oggi e non solo, cantano il famoso brano rivisitato sugli spalti degli stadi di Seria A da diverse tifoserie, per ineggiare la propria squadra!
Gli anni Ottanta furono il decennio del trionfo internazionale per il trio.
Nel 1982 l'album Mamma Maria divenne uno dei dischi più venduti in Europa, e il brano "Come vorrei" fu scelto come sigla dello Show Tv Portobello, condotto dal genovese Enzo Tortora.
Nel 1983, il singolo "Voulez vous danser" divenne una delle canzoni italiane più vendute in Europa nell'estate successiva.
Il culmine del loro successo in Italia arrivò nel 1985, quando i tre Ricchi e Poveri vinsero finalmente il Festival di Sanremo con la canzone "Se m'innamoro," aggiudicandosi anche i Telegatti d’argento.
Il successo si tradusse in trionfali tournée all'estero, in particolare in Unione Sovietica, dove nel 1986 tennero 44 concerti sold-out accogliendo 780.000 persone.
Nature's Symphony
Dal Palco al Reality e la Reunion
Negli anni Novanta il gruppo mantenne la popolarità con nuove tournée e partecipazioni televisive, come la conduzione di Domenica In nella stagione 1990/91 e un nuovo lavoro discografico, Parla col cuore (1999).
Nel 2004 parteciparono alla prima edizione del reality show Music Farm, condotto da Amadeus. Sorprendentemente, vinsero la sfida contro Loredana Bertè e arrivarono terzi nella classifica finale, ottenendo grande apprezzamento per le loro cover di brani celebri, come "Salirò" di Daniele Silvestri.
La loro popolarità crebbe costantemente in Europa dell'Est, con frequenti appuntamenti in Russia, Romania e Polonia.
La formazione a tre subì un’ulteriore, dolorosa, modifica nel 2016.
Franco Gatti lasciò ufficialmente il gruppo dopo 48 anni, motivando la sua scelta con l'età e, soprattutto, il desiderio di dedicarsi alla famiglia dopo la tragica perdita del figlio Alessio nel 2013. Angela e Angelo continuarono come duo.
Tuttavia, nel 2020, in occasione del 50º anniversario del loro debutto a Sanremo, il manager del gruppo, Danilo Mancuso, orchestrò la storica reunion del quartetto originale (Angela, Angelo, Franco e Marina), che si esibì come ospite al Festival di Sanremo con i loro maggiori successi.

Il Duo Oggi
La reunion del quartetto fu breve, anche a causa della pandemia.
I Ricchi e Poveri sono tornati a essere un duo composto da Angela Brambati e Angelo Sotgiu. Il 18 ottobre 2022, Franco Gatti è venuto a mancare a Genova all'età di 80 anni.
Angela e Angelo hanno continuato l'attività, riprendendo con successo il circuito televisivo come coach a The Voice Senior e The Voice Kids nel 2023.
Il loro grande ritorno in gara a Sanremo è avvenuto nel 2024, a distanza di 32 anni, con il brano "Ma non tutta la vita."
Nonostante il 21º posto in classifica, la canzone ha avuto un successo enorme, soprattutto tra i giovani sulle piattaforme social e streaming, ottenendo la certificazione di doppio disco di platino.
A riprova della loro inarrestabile longevità, hanno recentemente pubblicato anche il singolo estivo "Aria" e il brano natalizio "Il Natale degli angeli."